Fiore Accanto

Fiore Accanto

 
Anteprima: Teatro Malibran Venezia – dicembre 2012
(Per: Teatro La Fenice – Area Formazione)
Prima Nazionale: Teatro Sociale di Rovigo – febbraio 2013
(Stagione di Lirica e Baletto)
 
Una produzione Tocnadanza Venezia
In co-produzione con:
Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Provincia di Venezia, Arco Danza, Regione del Veneto
 
 
Coreografia e regia di Michela Barasciutti
Interpreti: Alessia Cecchi, Federica Iacuzzi, Manfredi Perego, Giulio Petrucci, Marika Vannuzzi
Musiche di autori vari elaborate da Stefano Costantini
Realizzazione Costumi: Caterina Volpato
Luci: Marco Monteduro
 
 

VIAGGIO, GIOCO E SCOPERTA

Viaggio, gioco e scoperta: “Fiore accanto” ha divertito ma anche stupito il pubblico rodigino nell’appuntamento di domenica scorsa, inserito nella stagione di danza 2013 del teatro sociale. Suggestivo e innovativo…. Da un’iniziale serie di interventi solistici incentrati su una gestualità concreta e intensa, i cinque danzatori… hanno realizzato con buona sincronia e precisione tecnica … in un crescendo di intensità e dinamismo..  Michela Barasciutti, regista e coreografa, è un’artista che non si adegua alle convenzioni né alle tradizioni, trovando sempre il modo di apportare novità nel suo messaggio espressivo coreutico.

(Sofia Teresa Bisi – Il Gazzettino di Rovigo – 16 febbraio 2013)

 

In questo viaggio i danzatori non narrano, ma ci accompagnano dentro la “Terra” (radici e spiritualità) in spazi aperti e verso l’”Altro”, da scoprire, da incontrare o da non voler riconoscere, attraverso il “gioco” a volte dispettoso, a volte crudele, a volte fraterno o scherzoso.
 
 
  

di Terra…
 
Ora comprendo il lamento dell’acqua,
e il lamento delle stelle,
e il lamento del vento sulla montagna,
e il ronzare acuto
dell’ape.
Perché sono la morte
e la bellezza.
Ciò che dice la neve sul prato,
lo ripete il falò:
le canzoni del fumo nel mattino
lo raccontano le radici sotto la terra.
(Federico Garcia Lorca)
da “El maleficio de la mariposa”)

 

…e di Altro.
 
Il più bello dei mari
è quello che non navigammo
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti
e quello che vorrei dirti di più bello
non te l’ho ancora detto
(Nazim Hikmet)